Il nostro sogno
A Smooth Life
Anche quando tutto finisce, tutto può cominciare. Se segui la tua Stella.
Sono Camilla Cristina Polato, per gli amici Polly.
Sono la mamma di Andrea, che ha lasciato il suo corpo all’età di 27 anni.
Ho scelto, insieme a un gruppo di amici, di onorare il suo passaggio sulla terra attraverso progetti solidaristici e interventi di sostenibilità sociale, in particolare nel sud dell’isola di Zanzibar.
Progetti dedicati a persone che hanno scarsa accessibilità a risorse educative, economiche, culturali, in contesti di fragilità sociale. Progetti da sviluppare là dove esiste una mancanza che richiama la mancanza, così come quella che a un certo punto della vita mi sono trovata ad affrontare.
La risposta che ho trovato per ripartire da questa mancanza? La risposta è la vita. La risposta è l’amore.
A Smooth Life è questo: vita, amore, cura reciproca.
Essere gli uni per gli altri come esseri umani.
Tutto inizia quando tutto finisce…
Quella mattina, sembrava una normale mattina quando ricevo la telefonata che cambierà per sempre il corso della mia vita. In un attimo, non so più chi sono.
Andrea, mio figlio, è stato trovato lungo una strada statale, senza vita, e non si capisce cosa sia accaduto.
Sono pietrificata, sconcertata, incredula.
Fuori c’è una strana nebbia che impedisce persino di vedere le case di fronte. Dentro di me un uragano di emozioni.
Inizia una lotta sommersa e brutale di pensieri che mi fa perdere il fiato.
Ciò che mi sta accadendo è impossibile. Non può essere vero. Eppure, lo è.
I giorni che seguono sono inspiegabili e concitati, affollati di incombenze materiali, burocratiche, legali e ovattati tra pensieri che scavano nei miei aspetti più intimi. Oltre tempo, spazio, materia fino a giungere in contatto con la mia parte più spirituale.
È come se ci fossero 2 parti di me. Sono entrambe e non so chi sono. Presente con il corpo e lontana con il pensiero, lo stesso pensiero, sempre…
Cerco di comprendere l’incomprensibile; cerco ragioni, motivi, spiegazioni, varco confini materiali e immateriali. Mentre il dolore si fa sempre più insopportabile, mi domando il perché.
Vedo comparire nella mia mente forme e colori…scoprirò più avanti che ciascuno di essi aveva uno scopo preciso. Solo alla fine, solo allora, sarà possibile ammirare l’opera completa.
In quelle ore che non passano mai vedo nella mia mente, chissà come, bambini africani che sorridendo felici mi corrono incontro e mi ritrovo a navigare su internet leggendo di Associazioni e di Africa.
L’Africa, questo è quello che ho nella testa in quei giorni che trascorrono mentre il corpo di Andrea attende di avere giustizia.
Che senso ha tutto questo? Non lo so, mi dico, ma sono certa che ci sia una ragione anche se ora non la comprendo.
Scelgo di seguire quest’onda che mi attraversa, scelgo di stare con la mia Stella.
In quelle ore che non passano mai e dove mi sento completamente in balia degli eventi, mi scopro a ricordare una conversazione con Andrea che voleva aprire con il suo amico Toro una casa discografica: “Sai mamma – mi aveva detto – quando diventerò un producer la mia casa discografica si chiamerà Smooth Sounds”.
E lì cominciava a sognare…
Andrea aveva un orecchio sopraffino, sin da piccolo era abituato a esplorare diversi generi musicali. Crescendo, affinando i suoi gusti, chiuso in camera lo sentivo riascoltare all’infinito lo stesso brano per coglierne le note più particolari, i suoni, le sfumature…
Ancora oggi le parole di una canzone, un bit, una melodia riempiono la tua stanza, perché non può esserci silenzio in quella stanza!
La musica è stata importante nella tua vita e la musica sarà il modo per ricordarti. Creiamo musica, suoniamo note, celebriamo la vita sia tra i sorrisi, sia tra le lacrime.
Siete i benvenuti in questa stanza senza confini, né barriere. Portate con voi la magia della musica, colonna sonora della vita, delicata come una carezza e forte come un abbraccio sincero.
Aggiungete una pennellata al quadro o una nota alla melodia, affinché le opere che creeremo insieme possano essere infinite.